| Dopo il girone d'andata, come di consueto, la Bundesliga tedesca è andata "in letargo": si ripartirà il 15 gennaio con Bayern-Hoffenheim. Quest'anno, Gazzetta.it ha deciso di fare il punto di metà stagione, puntando i riflettori su ognuno dei 4 campionati esteri principali. Cominciamo dalla Germania: ecco la nostra analisi dopo 17 giornate.
LE 3 SQUADRE TOP - Bayer Leverkusen, Schalke 04, Mainz. Bayer Leverkusen: capolista della Bundesliga, ha addirittura sprecato l'occasione di allungare, pareggiando a Hannover e Berlino poco prima della pausa. Finora, è sembrata la squadra più continua. Ed è ancora imbattuta in campionato, come il Barcellona in Spagna. Schalke 04: pareggi contro Bayer Leverkusen e Bayern, più una convincente vittoria a Brema nella 16ª giornata. La candidatura al titolo dei blu di Gelsenkirchen è credibile, anche perché avere Magath in panchina è una garanzia: Felix ha alzato tre volte il Meisterschale negli ultimi 5 anni. E ora vuole riportarlo in una città che non lo festeggia dal lontano 1958. Mainz: la squadra di Tuchel, neopromossa, ha un po' rallentato nell'ultimo mese, ma si era resa protagonista di un avvio di stagione folgorante. Il trascinatore è Andreas Ivanschitz, autore fin qui di 6 gol e altrettanti assist. Con 24 punti già in cassaforte, la salvezza è piuttosto vicina.
LE 3 SQUADRE FLOP - Hertha, Stoccarda, Wolfsburg. Hertha: 13 sconfitte su 16 partite, 13 gol fatti e 39 subiti. Favre è stato esonerato a fine settembre, ma non è che con Funkel al timone le cose siano migliorate di molto. Solo 6 punti in classifica: una miseria per i berlinesi, che hanno chiuso lo scorso campionato al quarto posto. Un crollo che non può essere spiegato solo con le partenze di Pantelic, Simunic e Voronin in estate. Stoccarda: la qualificazione agli ottavi di Champions strappata sul filo di lana all'Unirea Urziceni riscatta solo in parte il pessimo avvio di stagione, costato il posto a Babbel in favore di Gross. Terzo l'anno scorso, quart'ultimo al giro di boa di questa Bundesliga. Wolfsburg: eliminati dalla Champions in un girone che li vedeva favoriti per il secondo posto, i campioni di Germania non stanno ripetendo le imprese della passata stagione. La rosa è stata solo ritoccata: la diversità di risultati, forse, nasce anche dal fatto che la coppia-gol è scontenta. Dzeko vorrebbe una grande d'Europa, Grafite è spesso ai ferri corti con Veh, il tecnico che ha sostituito Magath.
IL TOP 11 - Ruolo per ruolo, scegliamo i migliori giocatori, aggiungendo 7 ipotetiche riserve. Butt (Bayern); Beck (Hoffenheim), Bordon (Schalke 04), Van Buyten (Bayern), Castro (Bayer Leverkusen); Jarolim (Amburgo), Frings (Werder Brema); Mueller (Bayern), Kroos (Bayer Leverkusen), Ozil (Werder Brema); Kiessling (Bayer Leverkusen). Panchina: Mueller (Mainz), Hyypia (Bayer Leverkusen), Friedrich (Bayer Leverkusen), Zé Roberto (Amburgo), Bender (Borussia Dortmund), Olic (Bayern), Hunt (Werder Brema).
IL FLOP 11 - Stesso discorso per i giocatori che, finora, hanno reso meno. Lehmann (Stoccarda); Pejcinovic (Hertha), Rozenhal (Amburgo), Wolf (Norimberga), Pfertzel (Bochum); Nicu (Hertha), Caio (Eintracht Francoforte), Maniche (Colonia), Hleb (Stoccarda); Freis (Colonia), Wichniarek (Hertha). Panchina: Bailly (Borussia Moenchengladbach), Celozzi (Stoccarda), Fuchs (Bochum), Cicero (Hertha), Dabrowski (Bochum), Eigler (Norimberga), Podolski (Colonia).
NEXT GENERATION - I migliori 5 giocatori nati dal 1989 in avanti: 1 - Kroos (Bayer Leverkusen) 2 - Mueller (Bayern) 3 - Bender (Borussia Dortmund) 4 - Marin (Werder Brema) 5 - Badstuber (Bayern).
L’ACQUISTO ESTIVO PIU’ AZZECCATO - Robben (Bayern). L’ACQUISTO ESTIVO MENO AZZECCATO - Pejcinovic (Hertha).
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